Tab Article
Il volume affronta l'entusiasmante recupero della scultura astigiana tra l'inizio del Seicento e la fine del Settecento, mai indagata sinora in maniera cosi analitica: dalla grande arte della bottega di Michele Enaten, che produceva sculture caratterizzate da eccellenti capacità tecniche, eleganti e naturali al tempo stesso, alle prime fantasiose realizzazioni barocche, ove si distinguono le opere di Francesco Borello; dal consolidarsi delle botteghe settecentesche di maestri ticinesi come i Bonzanigo e Carlo Giuseppe Plura, agli apporti di scultori torinesi come Stefano Maria Clemente, che diffondono ad Asti i riflessi dell'arte elaborata nella capitale sabauda. Simulacri di santi, statue mariane, busti-reliquiario, raffigurazioni della Passione di Cristo: un'indagine a tappeto effettuata da specialisti sul territorio della provincia, un censimento attento delle statue più significative, fotografando immagini sorprendenti, frutto di una religiosità antica, e utilizzando le più importanti fonti archivistiche per far tornare in luce grandi maestri talvolta quasi dimenticati; restauri accurati che hanno restituito alle opere luce e colore, col recupero di raffinate policromie.